Sin dal primo mese di scuola, alla Niccolò Tommaseo, fosti interpellata per il saggio di primavera.
La cosa ti lusingò oltremodo, progettasti quindi, di fare le cose in "grande", ottenendo il benestare della direttrice.
Selezionasti nella mia e nelle altre classi, le bambine più graziose, predisposte al ballo.
Sei balletti diversi sia nell'ispirazione che nei costumi, coreografie e scelta delle musiche; tutto sotto la tua unica preparazione.
Quell'anno, sono convinta, consumasti tutte le energie di una vita, sacrificando te stessa in favore
di qualcosa di "speciale".
Il timido maestro, collaborò accompagnando al pianoforte le musiche selezionate, durante le prove. Fu un impegno faticoso. Dunque, la tua inesauribile fantasia, imbastì un programma di ballo, degno della "Scala" di Milano.
Desideravi stupire e quella sarebbe stata la strada giusta. riuscisti a trasmettere a quelle ballerine in erba, una tale passione, da affrontare sacrifici incredibili, pur di soddisfare le tue richieste.
Ciascuna esibizione comprendeva una dozzina di interpreti. Severissima fu la scelta per il balletto classico, quello in candido tutù, per intenderci.
Far danzare sulle punte, bambine senza alcuna esperienza, non fu cosa facile. Ricordo la migliore; il suo portamento naturale, lasciava pensare ad anni di scuola. Divenne la prima ballerina, l'unica vestita d'azzurro. Nonostante le dita dei piedi le sanguinassero ad ogni esercizio, proseguì con estrema tenacia. Sulle note dello "Schiaccianoci", si librava sinuosa e leggiadra come una libellula.
Fu un successo senza precedenti.
Stupenda interpretazione molto vicina allo spirito di mia madre, negli ultimi momenti di sofferenza. Quest'artista, venerata da mamma per le doti artistiche eccellenti, molto vicina al mito di Rudolph Nureyev al quale ha dedicato moltissimo interesse.
In queste pagine, il mio desiderio è quello di fare avvicinare il più possibile alla sua personalità chi non l'ha conosciuta o chi non ne ha approfondito la conoscenza interiore, basandosi con leggerezza alle apparenze.
Un viaggio, dapprima ripercorso con lei nel mio inedito e che ora condivido con chi avrà il piacere di accompagnarmi in questo percorso di memorie.


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