Nei ricordi che riemergono, una perla, amata da mia madre, forse per il timbro vagamene Zigano, vivace, vicino al suo temperamento, negli attimi positivi. La "Danza ungherese di Brahms ". La ascoltava e, fatto ancor più sconcertante, la canticchiava battendo le mani a segnare il ritmo.
Quando s'accendeva diventava impossibile resisterle, ballava e ripeteva i suoi "ta..rara..rara..rarara..." un fiume in piena! Mi prendeva per mano, costringendomi a danzare con lei, un modo per cacciare la malinconia. La sua immagine è ben impressa nella mia mente, così come la voce: fantastica! Allora m' imbarazzava abbastanza subire quegli stimoli, mi parevano fuori luogo... Quante cose non sono stata in grado di comprendere di lei, allora!
Potrò mai colmare il vuoto lasciato da una donna così straordinaria?
Nessun commento:
Posta un commento