"LILLI LA MIA AMICA"

Ebbene eccola,  proprio lei, questa barboncina color caffè era la nostra Lilli. La mia amica e compagna durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Un brano tratto dal mio inedito, spiegherà la sua importanza.

 

<< Di chi è questa cartolina di Roma? Perché è indirizzata alla mamma?>> Deglutii ammutolita, non sapendo cosa inventare. Non ce ne fu bisogno, perché lo "zio" partì deciso diretto alla camera da letto, dove stavi facendo la "pennichella", per l'appunto. Un attacco di gelosia. Pochi secondi e vi sentii discutere, chiaramente alterati. I toni di voce sempre più elevati, mentre impietrita tentavo di annullarmi, per non sentire.

Una frazione di secondo, l'espressione stravolta, ti affacciasti alla porta della cucina:     
<< Lisa, per favore, voi portare Lilli fori a fare passeggiata?>>...

Scesi le scale di corsa, seguita dalla bestiola, libera e festosa, con tra i denti, l'impugnatura del guinzaglio. Per gioco, come di solito faceva anche con il giornale.

Dentro ero tutta un fremito. La gola asciutta m'impediva di deglutire, quasi fossi sull'orlo di un pianto disperato, frenato dall'angoscia e dalla paura. Avvertivo nella testa, un sordo ronzio e un insolito calore. Fui riportata alla realtà da Lilli, che attirava l'attenzione, fingendo di ringhiare, invitandomi al gioco consueto. Il codino vibrava all'impazzata, assunse la solita buffa posizione del caso: piegata sulle zampe anteriori, simulando uno scatto, per sfuggire ad un mio tentativo di presa. Mi fece sorridere: << Su dallo a me, è mio il guinzaglio...!>> Ed ecco, come da copione, provocare la mia reazione, mollando il guinzaglio. Gli occhi vispi e furbi, pronta a riafferrare l'oggetto. Certo, non poteva neppure lontanamente immaginare, quanto fosse importante la sua presenza, in certi momenti difficili. A tredici anni assolutamente complicati da comprendere e da affrontare. Infinite volte contribuì ad allontanare le mie ansie, senza null'altro chiedere, che qualche carezza.luisa22949.blogspot.com