Poche le ore che si potevano condividere insieme. Rari i contatti con mio fratello, visto che era rimasto a tenere compagnia alla nonna materna.
Separati dal nostro quotidiano. Tre anime divise, che ritrovavano sorriso e spensieratezza, in occasioni volute da mia madre, programmate o improvvisate.
Con mio fratello i dialoghi iniziarono quando io avevo meno di quattro anni. Io, animata da entusiasmo, fomentato dai racconti di mamma, e condividevo le emozioni. Lui, diviso a due anni dalla quotidianità materna, mi accettò mal volentieri.
Geloso considerando privilegio, il fatto di poterla frequentare più assiduamente.
Questa immagine bellissima, è lo specchio dell'anima di una donna ferita che lotta. Per i suoi figli e per se stessa, per ottenere giustizia e qualche attimo di spensieratezza.

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