
Intenta ad osservare una vecchia stampa, raffigurante Yalta vista dal mare, mi sorprendo a fantasticare, immaginando luoghi mai conosciuti che ti hanno vista crescere.
Allora scavo nei ricordi più remoti, per far riaffiorare le tue parole e descrivere nel migliore dei modi, i sentieri della tua esistenza.
A ridosso del litorale, s'innalzano verdi colline, sovrastate da cupe montagne desolate. Sulla spiaggia, le sagome dei capanni degli stabilimenti balneari. Tra le fronde degli alberi, arrampicate tra le alture collinari, fanno capolino alcune abitazioni dall'aspetto antico.
Sospinte dalla brezza marina, scivolano dolcemente, vecchie barche riflettendo le candide vele, sulle onde lievemente increspate.
Istintivamente immagino te, bambinella, raggirarti in quei luoghi, mescolarti tra la gente. Provo un forte desiderio di trovarmi lì e respirare profondamente, l'aria salmastra del tuo paese, sentire sulla pelle, le stesse emozioni, che un tempo ti hanno accompagnata. Diffidente, tremante, ma estremamente curiosa, verso quella immensa distesa d'acqua che ti terrorizzava.
(Tratto da : Un cigno di nome Anna)
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