Un giorno, con le sorelle e il fratellino Sejtumer, tre o quattro anni più giovane, si avventurarono nelle acque circostanti, per giocare e bagnarsi nelle fresche acque della baia. Vivacissimo, esperto nuotatore nonostante la tenerissima età, stanco dei tuffi, pensò di prendersi gioco delle sorelle. Si portò al largo eludendo il loro controllo. Sordo ai ripetuti richiami, fece perdere le sue tracce.
Anna, Zina e Vera, angosciate e in preda al panico, erano incerte su come affrontare il dramma. Soprattutto temevano di rientrare a casa, conoscendo la severità paterna. Si armarono di coraggio e, dopo essersi consultate, decisero di affrontare il problema. La sorpresa fu grande: trovarono a casa il fratellino ad attenderle, soddisfatto per quella sua bravata. Percorrendo le strade di Yalta, completamente nudo, ignorando l' imbarazzo agli abitanti, le aveva precedute. Un gioco che gli costò tuttavia, la severa punizione del padre che lo punì a "colpi di cinghia", come anticamente usava, per correggere i "ribelli". Uno degli aneddoti ripetute volte raccontato, con rinnovato rimpianto.

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