Rimpianto,
illusione dell'anima
rammarico e tormento
scalfisce, logora la mente.
Tarlo, impietosa goccia,
penetra, sprofonda
nell'intimo mio, impotente
angoscia e sgomento.
Tornare ai tempi lontani
traccia di ricordi sereni,
su volto luce
d'innocenti sorrisi,
infantili grida intonate,
ignaro del perfido mondo.
Rimpianto
mi perseguiti il cuore.
Groviglio d'immagini mute
ridesti crudele
orme di giorni felici.
Indelebili, dolci
memorie scolpite.
Materne mani,
morbidi riccioli,
intrecci dorati
di seta e di rame.
Viscere,
legami d'amore.
Occhi di giada,
monelli,
soffio di efelidi
sul minuscolo naso.
Rimpianto
di giochi infiniti
e canti inventati
fantasie del cuore.
Spazi preziosi,
rari come gioielli.
Rimpianto,
riconducimi al passato
ch'io porti rimedio
al tempo perduto,
al dolore causato.
Adolescente,
immatura e testarda
stupida d'orgoglio.
Flebile, inutile alibi
dei sensi di colpa,
dolce mia creatura
innocente
del male subito,
taciuto.
Solitudine che annienta,
ribellione fomenta e ira.
Plagiata e attonita
mietevo dentro te.
Rimpianto,
ahimè, dio soltanto sa,
l'insieme di torti,
radicati nell'intimo tuo.
Rimpianto,
attesa d'un perdono,
un sorriso, un abbraccio
ritrovando i tempi andati,
quando tutto era sereno.
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