Un'amica ha pubblicato questa recensione su Amazon. Merita che la memorizzi per condividerla con chi mi accompagna in questo percorso, insieme a uno dei dipinti che Anna tanto amava.
Annaluisa, scrittrice, mi dedica questi commenti:
Se vi piacciono i libri che raccontano storie vere, quelle che ripercorrono una vita intera piena di emozioni fin dalla primissima riga, beh, questo è proprio il libro che fa per voi!
Questo libro è stato scritto dalla figlia della protagonista della storia, Anna appunto. Luisa Cagnassi ha voluto rendere omaggio alla memoria di sua madre, una donna nata a Yalta che ha vissuto sulla sua pelle fin da giovane situazioni estreme, quali la prigionia in un campo di concentramento in Germania nel periodo della seconda guerra mondiale. E in seguito, le complicazioni soprattutto culturali e linguistiche di una giovane ragazza straniera in Italia.
"Un cigno di nome Anna" è un libro che ho letto molto velocemente, spesso di sera e facendo le ore piccole. Perché questa è una lettura coinvolgente, una di quelle che ti ruba l'attenzione pagina dopo pagina, di quelle che non puoi aspettare il giorno dopo per sapere come prosegue, nonostante il sonno o le cose da fare. Era da tanto che non mi accadeva, ma questo libro è riuscito letteralmente a rubare la mia attenzione. Ad ogni pagina volevo sapere cosa accadeva nell'immediatezza, mi è sembrato davvero di essere lì accanto a questa donna, di percepire le sue emozioni, delusioni, come anche la sua grande forza d'animo.
Non voglio svelare nulla riguardo la trama, perché ritengo che questa storia debba essere scoperta e letta in prima persona.
Nessun commento:
Posta un commento