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giovedì 7 agosto 2014

LA MIA PRIMA COMUNIONE

 
 
Questa fotografia esprime a pieno il mio stato d'animo, seduta accanto ai miei adorati nonni. In piena sicurezza, sapendo di essere protetta dal legame che ci univa. Non temevo più di mostrare le finestre causate dalla caduta dei miei incisivi. Mi sentivo straordinariamente felice, serena con loro.
Dimenticato l'imbarazzo dell'abito, eccessivamente sontuoso per i tempi. Mamma aveva messo tutta la sua creatività per far sì che fossi "unica". E c'era riuscita, compiendo un miracolo. Uno dei tanti.
All'epoca, ostentare ciò che, tra l'altro non corrispondeva al vero, creava un sentimento di invidia. Lo leggevo negli occhi di tutti. Parevo avere un riflettore puntato addosso, ma tu sminuivi: <Va' di che ti preoccupi?> Mi sentivo davvero la figlia dello Zar di Russia. Le mie compagne, ammutolite, quasi non mi rivolsero la parola. Io, frastornata, ogni tanto avvertivo vampate di calore sulle gote. Segno che si stavano infuocando a causa dell'imbarazzo.
<Boia fauss, t'ses propi bela!> Disse il nonno, strizzandomi l'occhio. L'effetto è immortalato qui, in questa immagine. Maggio 1955. Che giornata memorabile!

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