Simili a bolle di sapone leggere, si elevano i pensieri più lontani, per svanire con un “puff” quasi non fossero mai nati.
Giochi leggiadri, bouquet di riflessi ammalianti, replicano la luce del sole e ancora si disperdono. Vorresti afferrarle, trattenerle, ma un soffio e, volano lontano, svaniscono nell’atmosfera, non sono mai esistite, i tuoi occhi però le rammentano....
Catturarne una e trattenerla per dimostrare la sua esistenza, è impossibile.
Raccogli svelto, tutte le parole che puoi, le annodi l’una all’altra, insieme a ciò che dalla mente riemerge, rinasce. Perché, quando una persona parte per l’estremo viaggio, nulla se non il ricordo astratto della sua essenza, può testimoniare la concretezza del suo animo.
Ciò che è stata, diventa effimero, come un gioco fatto allontanando la noia, uno scherzo, per nascondere la realtà che non vuoi vedere.
Precipiti e capitoli come un barattolo, rotolante, rumoroso e vuoto, lungo una gradinata, ripercorri ogni suo scalino, per ritrovare ciò che ti ha lasciato del passato: invano.
Un infinito fiume di lacrime, non consentirà ai tuoi sensi di colpa, di farla tornare, per rimediare al tempo lasciato fuggire, nel muto orgoglio di te.
Rassegnazione, la realtà ti sconfigge, non ti resta che mettere su pagine bianche, i percorsi di un’esistenza tanto articolata.
Varrà la pena distruggersi gli occhi e l’anima, per ricomporla, sì che non possa mai più disperdersi sulle ali di un sospiro, insieme all’ultima inarrestabile, evanescente bolla.
http://www.amazon.com/
Un prefazione come questa può essere più accattivante della classica pubblicata? Oppure è più adeguata sulla quarta copertina? Un consiglio lo accetto volentieri. Grazie.
Nessun commento:
Posta un commento